CALENDARIO 2013
I luoghi del silenzio Eva e Martina


Abbandonato il paesaggio mosso della Toscana, interpretato da una modella esotica, Roy Leutri approda alle ruvidità di luoghi eletti del Friuli e della Venezia Giulia. Non una ma due stupende ragazze lo affiancano in un compito non facile, in prosiego di un’abilità tecnica già conseguita e nel contempo di una proficua ricerca. Percorrendo le infinite sfumate gradazioni tra il bianco e il nero Roy imposta il suo dialogo con il silenzio improntandolo alla geometria persistente nel fondo, geometria ribadita dai primi piani importanti e sinuosi. Un portale di pietre squadrate, la tessitura di una catasta di legno da brucio, le maglie di una rete metallica, il pianale di un pontile  riflesso dall’acqua, il disegno fitto e minuto di uno scialle, proteso sulle onde, ci introducono e ci accompagnano nell’anno che verrà. Eva e Martina confermano che la bellezza di forme e di volti intensi si “spiega” ovunque: nella sperduta e sconosciuta Andreis, come a Muzzana dove le luce dell’aria è già presagio di mare, a Trieste, nelle spiagge silenziose del remoto Lazzaretto, come a Giassico che conserva, tenace, la memoria dei passi dell’Imperatore.

Abandoned the rough landscape of Tuscany, played by an exotic model, Roy Leutri lands to the roughness of the places chosen in Friuli and Venezia Giulia. Not one but two beautiful girls joined in not an easy task, in cotinuation of a skill already achieved and at the same time of a successful search. Walking through the endless nuanced gradations between black and white, Roy sets its dialogue with silence couched to the persistent geometry in the background, geometry emphasized by important and sinuous close-ups. A portal of hewn stone, the texture of a pile of wood to burn, the links of a wire mesh, the floor of a pier reflected by the water, the thick and minute pattern of a shawl, stretched out on the waves, introduce and accompany us in the year to come. Eva and Martina confirm that the beauty of forms and intense faces "explains" itself everywhere: in the remote and unknown Andreis, as in Muzzana where the light of the air is already presage of the sea, in Trieste, in the quiet beaches of the remote Lazzaretto, as in Giassico that preserves, tenacious, the memory of the steps of the Emperor.

Piera Rizzolatti - Università di Udine

 

 

 

 


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