Abbandonato il paesaggio mosso della
Toscana, interpretato da una modella esotica, Roy Leutri approda alle
ruvidità di luoghi eletti del Friuli e della Venezia Giulia. Non una ma
due stupende ragazze lo affiancano in un compito non facile, in prosiego
di un’abilità tecnica già conseguita e nel contempo di una proficua
ricerca. Percorrendo le infinite sfumate gradazioni tra il bianco e il
nero Roy imposta il suo dialogo con il silenzio improntandolo alla
geometria persistente nel fondo, geometria ribadita dai primi piani
importanti e sinuosi. Un portale di pietre squadrate, la tessitura di
una catasta di legno da brucio, le maglie di una rete metallica, il
pianale di un pontile riflesso
dall’acqua, il disegno fitto e minuto di uno scialle, proteso sulle
onde, ci introducono e ci accompagnano nell’anno che verrà. Eva e
Martina confermano che la bellezza di forme e di volti intensi si
“spiega” ovunque: nella sperduta e sconosciuta Andreis, come a
Muzzana dove le luce dell’aria è già presagio di mare, a Trieste,
nelle spiagge silenziose del remoto Lazzaretto, come a Giassico che
conserva, tenace, la memoria dei passi dell’Imperatore.
Abandoned
the rough landscape of Tuscany, played by an exotic model, Roy Leutri
lands to the roughness of the places chosen in Friuli and Venezia
Giulia. Not one but two beautiful girls joined in not an easy task, in
cotinuation of a skill already achieved and at the same time of a
successful search. Walking through the endless nuanced gradations
between black and white, Roy sets its dialogue with silence couched to
the persistent geometry in the background, geometry emphasized by
important and sinuous close-ups. A portal of hewn stone, the texture of
a pile of wood to burn, the links of a wire mesh, the floor of a pier
reflected by the water, the thick and minute pattern of a shawl,
stretched out on the waves, introduce and accompany us in the year to
come. Eva and Martina confirm that the beauty of forms and intense faces
"explains" itself everywhere: in the remote and unknown
Andreis, as in Muzzana where the light of the air is already presage of
the sea, in Trieste, in the quiet beaches of the remote Lazzaretto, as
in Giassico that preserves, tenacious, the memory of the steps of the
Emperor.
Piera Rizzolatti - Università di Udine
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