Roy
Leutri mi propone ogni anno il suo bel calendario. Ogni anno si reitera
il rituale: lui insiste e io procrastino la consegna di questo breve
scritto; sono sempre in ritardo con gli impegni e con il rispetto delle
scadenze “calendariali”!
Vengo, quindi, velocemente, ai fatti. La professionalità di Roy esce
confermata dal presente lavoro: l’uso sapiente della pellicola (Neopan
400, se non erro), il bianco e nero, impiegati con mano sapiente e in
piena estate, proprio nel cuore della Toscana (dove è massima la
rarefazione della luce e non sono ammesse esitazioni), confermano che
niente è affidato al caso e che una testa pensante governa il tutto,
con gusto e maestria ma, anche, con volontà di autonomia rispetto ai
canoni. Poi c’è Charo, che cresce in bravura e si affida disinvolta a
chi la guida nelle luci e nelle ombre: si curva come i girasoli, gioca
d’effetto schermandosi contro gli ulivi, esibisce la sua pelle
levigata e la chioma, sempre più lunga, nera e lucentissima, in
contrasto con le corolle sfatte, il rilievo geometrico delle mattonelle,
le dure scabrosità dei fusti degli ulivi, delle foglie riarse dalla
calura. L’eleganza della figura e la sensualità, mai ostentata, di
Charo sono evidenziate nei controluce, quando le foglie si proiettano
sulla bella protagonista, in una spettacolare fusione tra umano e
vegetale, degna della mitologia greca. Ardua competizione...
Roy
Leutri shows me his beautiful calendar every year. Every year reiterates
the ritual he insists and I to demand a delivery of this short paper, I
am always late with the commitments and deadlines are met
"calendrical"!
I come, then, quickly, to the facts. The professionalism of Roy once
again has been demonstrated in this work: the wise use of the film
(Neopan 400, if I remember correctly), black and white, used with
skilful hand and in the summer, right in the heart of Tuscany (where the
maximum rarefaction of light is at the maximun and hesitations are not
allowed ), confirms that nothing is left to chance and that a thinking
head governs everything with fancy and skill, but also with desire for
autonomy from the rules. Then there is Charo, who grows in skill and
relies relaxed to her leader in the highlights and shadows; she curves
herself such as sunflowers, play against the shielding effect of olive
trees, showing off her smooth skin and hair, longer and longer, black
and slick, in contrast with the flowers fulfilled, the relevant
geometric tile, the harsh roughness of the stems of the olive trees, the
leaves scorched by the heat. The elegance of the figure and sensuality ,
never ostentatious, of Charo are shown in the backlight, when the leaves
are projected on the beautiful protagonist in a spectacular fusion of
human being and plants, worthy of Greek mythology. Tough competition ...
Piera
Rizzolatti
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